Come dice l’articolo di apertura sulla rivista, che esce in edicola domani con ben sette diverse copertine, “Icon Design 100 non è una classifica, ma un invito a guardare con curiosità gli universi della progettazione. Che stupiscono e fanno riflettere sul nostro oggi e su un domani che sarà influenzato (anche) da loro”. Eccolo descritto del comunicato stampa di Mondadori.
COMUNICATO STAMPA
Segrate, 1 marzo 2017
Cento nomi di talenti che lasciano segni speciali nel mondo del progetto e ne rispecchiano la sue sfaccettature: è un progetto inedito quello del nuovo numero di Icon Design, che presenta lo speciale Icon Design 100, in uscita il 3 marzo,
Il magazine d’alta gamma di design e arredamento del Gruppo Mondadori, diretto da Michele Lupi, passa così in rassegna i protagonisti del mondo del progetto, tra conferme e scelte non scontate, in una selezione di lavori imprescindibili della scena contemporanea: dall’architettura alla comunicazione visiva, grandi maestri, influencer e giovani scommesse da seguire in questo 2017. Un’operazione ambiziosa, che Icon Design intende riproporre ogni anno, per indagare chi – e come – genera idee di valore nel panorama del design (e non solo).
Il nuovo progetto di mappatura e selezione internazionale di Icon Desgn 100 è stato affidato a sette giurati che sono loro stessi testimonianza di diverse aree del mondo del progetto: Alexandra Midal (docente presso la HEAD di Ginevra e il Politecnico Federale di Losanna), Jan Boelen (Direttore artistico di Z33 House for Contemporary Art in Hasselt e di Atelier LUMA ad Arles, e responsabile del Master Department Social Design presso il Design Academy Eindhoven), Domitilla Dardi (curatore per il design del MAXXI Architettura di Roma e dal 2007 docente allo IED di Roma), Greg Lynn (vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Architettura di Venezia e Chief Creative Officer di Piaggio Fast Forward), Michael Rock (Professore Associato di Design presso la Harvard University Graduate School of Design), Penny Martin (premiata direttrice della rivista femminile The Gentlewoman).
Il settimo giurato è il direttore Michele Lupi, che racconta così la genesi del progetto: “Ci sono voluti sette mesi di incessante lavoro per stabilire una giuria internazionale autorevole. Il risultato è stato un “database” molto vario e per certi versi inaspettato, sicuramente utile sia per i lettori più curiosi, sia per gli addetti ai lavori più preparati. Abbiamo quindi centrato l’obiettivo di disegnare una mappa del territorio, quello del progetto, con un perimetro temporale ben definito (la stagione 2016/17), sfornando una radiografia del contemporaneo”.
I sette critici e progettisti sono stati invitati a esprimersi su dieci categorie significative: Architecture, Art, Furniture, Interior, Visual Communication, Food, Mobility, High Tech & Innovation, Fashion e Thinking. Dieci categorie e una riflessione libera. Non una classifica, ma un invito a guardare con curiosità agli universi della progettazione. Perché tra le pagine di Icon Design 100 un big dell’arte contemporanea come Philippe Parreno può rientrare nella stessa categoria della giovane Helen Marten.
Sette è anche il numero degli studi di grafica e di art direction del mondo a cui Icon Design ha chiesto di creare la copertina di questo ICON DESIGN 100, che quindi verrà distribuita in edicola in sette differenti versioni. Una logica distributiva che nel 2017 si è potenziata con un numero in più e andamenti molto positivi della raccolta pubblicitaria, con la concessionaria chiude infatti il fascicolo con + 27,5% di fatturato rispetto allo scorso anno.
I sette giurati, oltre ai sette art director, più tutti gli altri cento nominati nella classifica, sono ora i primi “iscritti” al Club di Icon Design, che prende ufficialmente corpo con il progetto. Lo speciale di Icon Design apre la strada anche all’impegno del magazine in vista del Salone del Mobile di quest’anno, durante il quale, dal 5 al 9 aprile prenderanno vita una serie di incontri aperti al pubblico con il meglio del design e dell’architettura mondiale.